domenica 2 giugno 2019

Una mattina ad onorare e ricordare le vittime civili e due Medal of Honor


Eravamo pochi ieri, pochi di noi, pochi delle varie associazioni locali, poca popolazione, poca partecipazione.
Il sabato si corre; la spesa al supermercato, i figli da portare a nuoto, alla palestra, alla danza; l'erba da tagliare nel prato, la macchina da lavare, l'aperitivo al bar a guardare le donne che passano e parlare di calcio o semplicemente perchè non interessa proprio. 
Unici e presenti al completo i meravigliosi Bersaglieri di Valmontone e la loro voglia di Onorare e Ricordare, insieme con la giunta Comunale, l'arma dei Carabinieri e noi pochi dell'ass. della Terza Divisione di Fanteria U.S. Army Italia.
Eppure, mi domandavo, stiamo onorando i caduti civili, chiunque qui in paese ha un parente caduto negli oltre cinquanta bombardamenti che la città ha dovuto subire nel corso della fine del '43 e per tutto il '44, 160 cittadini inermi periti sotto le bombe. 
La spesa al supermercato lascia in secondo piano tutto questo? 
Un bambino viziato, tra videogiochi, partite di calcio e merendine super caloriche non meriterebbe di sapere come sono morti i suoi nonni? O bastano due fiori di corsa a novembre, per poi andare al parco a godersi la libertà di vederlo correre e giocare e leggere in santa pace il giornale sportivo?
Già, la libertà...
Perchè in fondo le lacrime di un Bersagliere, che in quei giorni c'era, raccontavano questo ai più attenti. Presente alla cerimonia, con due bastoni che lo aiutavano a camminare era lì a ricordare e onorare. 

"abbiamo patito la fame sotto i bombardamenti, uscivamo con il pericolo per cercare cibo, poi sono arrivati gli americani, io devo tutto a loro, avevo 8 anni, morivo dalla fame, mi ricordo una carezza ed i loro pacchi di cibo e la loro cioccolata.." 

e poi via con le lacrime, in fila sotto il labaro rosso cremisi, per onorare e ricordare, ancora una volta, come tutti gli anni, da 75 anni.
Non fate sapere questo ai vostri bambini, meglio un videogioco sull'ultimo tablet, mentre mangia patatine fritte e controlla se gli altri bambini hanno un modello più nuovo del suo.
Non li portate a queste cerimonie, perchè vi sembrano tristi.
Non provate a seguirci con la vostra ragazza, perchè non è figo, poi il branco vi prende in giro.
Non provate per un paio d'ore a lasciarvi tutto alle spalle, a restare in silenzio, a sentire i nomi dei vostri concittadini innocenti, caduti sotto i bombardamenti. 
Evitate di guardare il cielo per un giorno con occhi diversi, lasciateli fissi sul cellulare nei social, perchè scoprirete che sventola il tricolore in fondo alla via Casilina con sotto una corona di alloro. 
Non tentate mai di provare ad immaginare che un tiranno teneva i vostri nonni schiavi, considerandoli inferiori, da eliminare se di razza ebrea e rom. 
E non tentate minimamente di capire perchè dalla strada di fronte al vostro paese sono scesi un giorno dei soldati di diciotto e vent'anni che hanno dovuto smettere di studiare, lavorare, di giocare a baseball, di mangiare hot dog e bere Coca Cola, mentre sentivano musica jazz e viaggiavano veloci sulle loro macchine lunghissime e dai colori pastello.
Non provate mai ad immaginare la sete di quei soldati e la paura, mentre scendevano dalla collina, dopo chilometri a piedi sotto il caldo di giugno. Attraversarono la Casilina e risalirono verso le rovine del paese per attaccare battaglia con i Tedeschi.
Non cercate tra i libri il tenente Herbert F. Christian, era uno di quei soldati, di quei 12 soldati americani che si trovarono di fronte 60 tedeschi con tre carri armati. Herbert per evitare che fossero tutti uccisi uscì allo scoperto e attirò su di se tutto il fuoco dei tedeschi distraendoli dal resto degli 11 soldati americani che fuggirono dalla parte opposta, fu crivellato di colpi e morì per salvare gli altri.
Non leggete di Elden H. Johnson, che sempre a Valmontone, forse nelle stesse azioni di quel giorno decise di attaccare da solo dei nidi di mitragliatrici che in un contrattacco tedesco avrebbero sicuramente ucciso tutti i suoi compagni, inferiori di numero.
Li salutò, usci dalla sua trincea e corse verso il nemico, distraendo i tedeschi con il fuoco del suo mitragliatore. Decise quella notte di sacrificarsi affinchè il resto del gruppo avesse la possibilità di fuggire. Rinunciò a molte cose quella notte Elden.
Entrambi ebbero la più alta decorazione degli Stati Uniti d'America, la Medal of Honor.
Restarono lì a terra, mentre il giorno dopo la popolazione usciva festante per l'avvenuta liberazione, la guerra andava avanti, proseguiva verso Roma. Quei ragazzi che avevano salvato li avrebbero avuti per sempre nel cuore come noi oggi.
Scese da quella strada, che oggi vi porta all'Outlet, anche il tenente Welch, comandante del carro armato, del 601st Tank Destroyer.
Distrusse un carro armato tedesco, che rimase a Valmontone per diverso tempo, come ricordava sempre il Bersagliere, che da bambino andava li a giocare e cercare di smontare i pezzi.
Ieri il nipote di quel tenente, Victor Failmezger era a Valmontone, per ripercorrere quella strada con gli amici Bersaglieri e le autorità Comunali, ed era stupito che non ci fosse altro intorno a lui.
Perchè ricordare tutto questo? 
no, non lo fate, apprezzereste troppo la libertà, le cose intorno a voi avrebbero un gusto diverso, ragionereste diversamente su ciò che vi gira intorno, avreste una coscienza diversa e per certi versi sareste anche pericolosi per chi  vuole che restiate così. 
Noi continuiamo a ritrovarci tra Bersaglieri, Alpini, Carabinieri, Paracadutisti, Marinai; tutte associazioni d'arma che ogni giorno si dedicano al sociale, che ogni giorno, dove risiedono con le loro sezioni, collaborano con le amministrazioni comunali per il bene del paese. Da queste associazioni nascono coloro che proseguiranno la missione di onorare e ricordare. 
Dagli incontri tra le associazioni nascono amicizie, come quella nata tra la nostra e la sezione ANB di Valmontone. 
Uniamo gli intenti, noi pochi, come recita il monologo dell' Enrico V di Shakespeare.
"noi pochi. Noi felici, pochi. Noi manipolo di fratelli".
Per quei pochi che ieri hanno scelto di esserci, le foto della manifestazione.
Un abbraccio a tutti e grazie per l'accoglienza. 
L'amicizia e la collaborazione sono appena iniziate, per Onorare e Ricordare.



































































Ass. Terza Divisione di Fanteria US Army - Italia
Rock of the Marne!

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