martedì 8 novembre 2022

7 - 8 Novembre 1943 - 79° Anno, proseguono gli attacchi sul passo di Mignano

 

7 novembre

otto battaglioni di artiglieria si schierarono nella zona di Mignano Montelungo per supportare l'attacco del giorno 8. La logistica aveva finalmente fatto arrivare sulla linea del fronte l'equipaggiamento invernale e razioni di cibo.

Monte Camino, Monte La Defenza

I continui attacchi del 6 novembre avevano portato i "cottonbalers" (nome del 7th reggimento) fino quasi alla vetta. Il tiro incrociato delle mitragliatrici rendeva impossibile l'avanzata, alle 13.30 del 6 novembre si contavano già 25 caduti tra le rocce ed il viaggio dei feriti in barella fino a valle (Caspoli) era un calvario di 4 ore.

Diario del 7th reggimento "Cottonbalers"

02:45: la compagnia che va a nord avanza di un miglio sopra un aspro paese, nessuna resistenza, cecchino che spara sulle pattuglie e cerca di strappare vittime dalla collina.

06:45: la compagnia 'F' avanza verso la cima adi Monte la Defensa, progredisce lentamente

09:45: due plotoni della Cannon Company ricevono la chiamata del 2 ° Battaglione, si posizionano ed iniziano a cannoneggiare la vetta.

11:00: al 1°e 2° battaglione non sparano più da Monte Camino mentre gli inglesi si avvicinano a questo obiettivo.

12:15: la compagnia 'F' incontra forte resistenza, il fuoco delle mitragliatrici proviene dall'alto, dai pendii rocciosi, la sella verrà attaccata di nuovo.

13:30: elementi avanzati della compagnia 'F' in cima al crinale impegnati in scontri, ricevono tiri di mitragliatrice e fuoco di mortai; plotone mandato in sella a dare supporto di fuoco pesante; il battaglione continuerà l'attacco.

16:10: la compagnia 'F' sull' obiettivo, Monte Difensa, dopo un'aspra lotta. La compagnia scaverà postazioni e coprirà l'avanzata del battaglione.

20:18: ordine di divisione: il 1° e il 2° battaglione continueranno ad attaccare per conquistare le alture a sinistra della Divisione.

Il cibo non arriva dalla valle, dovranno attendere il giorno successivo con lanci programmati da parte di un Piper, al quale verrà chiesto via radio di non lanciare sulle posizioni della Terza Divisione per non farle scoprire dai tedeschi.

8 novembre, Monterotondo

La conquista di Monterotondo avvenne l’8 novembre, in una mattina nebbiosa, dopo due giorni passati sotto la neve senza equipaggiamento invernale e senza cibo, che fu consegnato solo poche ore prima del secondo attacco. Per quest’azione furono sostenuti da otto battaglioni di artiglieria coordinati tra loro, che fecero fuoco sulle due colline, permettendo al 30° rgt. di rompere la difesa del 3° Panzergrenadier Division e farsi largo lungo la boscaglia, risalendo la collina ripida e fangosa per raggiungere la vetta. Per la conquista della vetta il 30° reggimento della Terza Divisione ebbe la Presidential Unit Citation, un nastrino blù rettangolare bordato da un cordoncino color oro, una delle più alte onorificenze militari delle forze armate statunitensi, conferita per "atti di straordinario eroismo contro il nemico".

8 novembre, Monte lungo

Anche un battaglione del 15°rgt. di fanteria conquistò la prima vetta di Montelungo, mentre un secondo si posizionò lungo l’Highway Six tra le colline di Montelungo e Monterotondo per garantire la chiusura di una curva difensiva di circa novecento metri. In questa zona la pattuglia di esploratori guidata dal soldato Audie Murphy a seguito di un combattimento con diversi morti e prigionieri Tedeschi, fu costretta a rifugiarsi in una grotta. (lo scontro fu ricordato da A.Murphy nelle sue memorie pubblicate nel libro “all’Inferno e ritorno”. La grotta è stata ritrovata nella primavera del 2018 ed è attualmente visitabile.) Lo stesso giorno, l’8 novembre, con l’intenzione di riconquistare la collina, l’8 reggimento della 3a divisione panzer (Panzergrenadier) lanciò diversi attacchi con il secondo battaglione (II/8°) contro alcune compagnie della terza divisione posizionate sulla sommità di Monterotondo. La storico della 3a divisione ci ha descritto i loro attacchi  come “non coordinati tra di loro”, questo fatto fu strano per gli americani, abituati all’organizzazione tedesca nella difesa e nell’attacco. La forza del battaglione tedesco alla fine dei primi attacchi era ridotta a soli trenta uomini tanto da rendere necessario al comando tedesco di riunire il II°btg. (II/8°) al III° btg. (III/8°) posto tra Monterotondo e Montelungo per avere di nuovo una unità efficiente. Il generale Tedesco Frido Von Senger, comandante dell’intero settore, disperato per gli esiti degli scontri e deciso a riprendere Monterotondo, ordinò al 104° reggimento Panzergrenadier, (III/104°) rimasto di riserva, di riconquistare la vetta di Monterotondo “a tutti i costi”. Von Senger ordinò inoltre al gruppo di combattimento di Otto Von Corvin di prendere posizione nella zona di San Pietro Infine, la famosa battaglia di San Pietro era all’orizzonte.


 

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